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Il vasto impero di Sargon si estendeva dall'Elam fino al mar Mediterraneo, includendo la Mesopotamia e parti dell'Anatolia.
Sargon destò una tale impressione in Mesopotamia che la sua figura fu associata a numerose leggende, si crede infatti che un testo di letteratura sumerica, nota come ''Leggenda di Sargon'', descrivesse la vita di Sargon. Tuttavia è un testo fortemente mutilato.
Pare che per ragioni sconosciute, un re mesopotamico, Ur-Zabala di Kish, abbia designato Sargon come suo coppiere. Poi questo re, spaventato dai presagi funesti che lo riguardavano, di un sogno fatto dallo stesso Sargon, provò a farlo uccidere. A questo punto non si sa di preciso cosa sia successo, ma è certo che Sargon divenne re.
Una volta re, Sargon conquistò Uruk, Ur, Lagash e Umma, le principali città sumere dell'epoca. Fece un gesto simbolico lavandosi le mani nel Golfo Persico, per mostrare che aveva conquistato Sumer nella sua interezza.
I governatori scelti da Sargon per amministrare le principali città-stato del Sumer erano Accadici, e non Sumeri. Il Semitico accadico divenne la lingua franca, lingua ufficiale delle iscrizioni in tutta la Mesopotamia e lingua di grande influenza molto oltre.
Le istituzioni religiose precedenti del Sumer, già ben note e emulate dai Semiti, furono rispettate.
Sargon sconfisse i quattro capi dell'Elam (nell'attuale Iran, a est di Sumer), condotti dal re di Awan. Le loro città furono saccheggiate; i governatori, vicerè e i re di Susa, Barhashe e dei distretti vicini divennero vassalli di Akkad e la lingua accadica divenne la lingua ufficiale.
Dopo aver vinto in Oriente, Sargon passò in Occidente. Conquistò il Mari, Yarmut ed Ebla fino alle foreste del Libano (Amanus) e le montagne d'argento (Tauro). Le rotte commerciali furono assicurate e approvviggionamenti di legname e metalli preziosi poterono con sicurezza navigare liberamente lungo l'Eufrate verso Akkad.
Gli scrittori antichi riportano che il re disse:
''Ora, ogni re che vuole chiamarsi mio eguale, dovunque io andai, che ci vada''.
Una tarda cronaca babilonese racconta:
''In tarda età tutte le terre gli si rivoltarono ed essi assediarono l'Akkad. Ma Sargon andò avanti per combattere e li sconfisse; li abbattè e distrusse il loro vasto esercito. Più tardi Subartu nel loro potere attaccò, ma essi si sottomisero alle sue armi e sargon stabilì le loro dimore e le colpì gravemente''.
La cronaca narra di un'altra sollevazione, anch'essa sfortunata, dei paesi settentrionali (Subarto) e di un sacrilegio che il re avrebbe commesso contro Babilonia. Dopo il sacrilegio, una grave carestia distrusse il suo popolo e la sua tomba fu profanata.
L'impero di Sargon di Accad
Sargon fu il primo ad avere il ''sogno'' del dominio universale, la volontà di dominare altri popoli e la voglia di gloria e di potere. Altri dopo di lui avranno queste stesse pulsioni, fino ai giorni nostri. Quali che siano le motivazioni di questo desiderio non è dato saperlo. Conoscere e raccontare questi fatti è bello e coinvolgente, ma non bisogna dimenticare, nel celebrare le glorie di questi grandi uomini, come le loro gesta, che li hanno resi tali, hanno anche portato guerre e distruzione e hanno privato del bene più grande che un uomo possa avere, la libertà, intere popolazioni.
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